ll vigneto del Da Vinci
Grazie all'impegno dei docenti di Produzione Vegetale e Genio rurale, degli studenti del corso di Agraria e dell'assistente tecnico, nel nostro istituto è stato realizzato un nuovo vigneto didattico con specie resistenti. In questo modo gli studenti avranno modo di effettuare pratiche agromiche biologiche come la lotta biologica ed integrata).
Le operazioni preliminari sono iniziate ad Ottobre 2020, attraverso uno studio di fattibilità, attraverso la visione di carte catastali relative all’area dell’istituto che rivelassero il luogo più favorevole per la piantumazione del nuovo vigneto. Una volta terminate le operazioni di progettazione ed aver ben definito gli spazi da occupare si è iniziata una fase operativa preliminare che consisteva nella: potatura, rimozione di arbusti e sistemazione dello spazio interessato. Gli studenti coadiuvati dagli insegnati hanno effettuato il rilievo ed, attraverso l’uso della stazione totale, hanno indicato i punti contrassegnandoli con picchetti che rappresentavano lo schema del nostro vigneto.
Terminate le operazioni più tecniche i ragazzi si sono soffermati sulla scelta della tipologia della cultivar, tenendo conto di diversi fattori tra cui:
- Resistenza alle malattie fungine, “Peronospora” e “Oidio”. Tale scelta è finalizzata alla riduzione di interventi fitosanitari con prodotti di derivazione chimica e per poter operare una lotta biologica sia a bacca bianca sia a bacca rossa;
- Presenza di un apparato vegetale resistente al freddo. L’areale dove è situato presenta inverni molto rigidi ed umidi, fattori molto deleteri per la specie.
- Scelta di portainnesto resistente a condizioni pedologiche avverse. Elevata dotazione di scheletro;
- Epoca di raccolta tardiva, con maturazione delle uve che permettano lo svolgimento della vendemmia dagli studenti.
Dopo un’attenta analisi, finalizzata a differenziare le diverse fasi della lotta biologica ed integrata (differenti da cultivar a cultivar), si è deciso di selezionare le cultivar dividendole tra bacca bianca, bacca rosata, bacca nera. Questo ha permesso di realizzare un impianto composto da 10 filari, ognuno dei quali differente dall’altro per cultivar coltivata, orientato in direzione Nord-Sud sito nei pressi della serra. A marzo dopo aver preparato il terreno per la piantumazione delle barbatelle si è proceduto alla creazione dell’impianto attraverso la posa dei pali, la sistemazione delle ancore, la piantumazione delle barbatelle e a vegetazione avvenuta, si è completata l’operazione con la sistemazione e tiraggio dei fili in acciaio inox e la posa dei tutori.
Nell’ottica della riduzione dell’impronta ecologica attraverso l’utilizzo di tecniche agronomiche sostenibili, si è proceduto alla pacciamatura dell’impianto attraverso del cippato (autoprodotto durante delle operazioni di potatura). L’utilizzo del cippato oltre a svolgere la funzione pacciamante – controllo delle infestanti – ha anche funzione nutrizionale rilasciando gradualmente la sostanza organica dovuta alla decomposizione della stessa, riducendo così l’utilizzo di concimi chimici. Il sistema di allevamento non è stato ancora definito perché le piante sono ancora troppo piccole, nel giro di un anno si potrà già selezionare la tipologia d’allevamento.
E’ doveroso ringraziare tutte le parti che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto: la Dirigente Scolastica, i professori, l’assistente tecnico, gli studenti del triennio del corso di agraria e le aziende che hanno reso possibile tutto attraverso il loro supporto.